AVVISO DI INDAGINE DI MERCATO
AI SENSI DELL’ART. 158, COMMA 2, D.LGS. 36/2023
PER L’AFFIDAMENTO DELLA FORNITURA DI N.1 ANALIZZATORE ELEMENTARE CARBONIO E AZOTO.
La Società LABCAM SRL intende avviare una procedura negoziata senza pubblicazione di un bando ai sensi dell’art. 158, comma 2, lett. c), n. 2, per l’affidamento della fornitura di n. 1 analizzatore elementare carbonio azoto.
Il valore totale della fornitura è stimato in Euro 80.000,00 (IVA esclusa).
La strumentazione richiesta deve essere adatta ad analisi di campioni alimentari e non alimentari per la determinazione di Carbonio e Azoto.
La strumentazione dovrà essere installata nella sede di Albenga (SV) – Regione Rollo 98
Descrizione della fornitura
Si richiede la fornitura, comprensiva di installazione, collaudo, training all’uso e supporto applicativo, di n.1 analizzatore elementare Carbonio Azoto aventi le seguenti specifiche:
Destinazione d’uso: determinazione dei parametri di C e N previa combustione completa del campione in forno ad alta efficienza realizzato con resistenze elettriche, con temperatura di esercizio pari a 1000°C il determinatore è dotato di due rilevatori, ciascuno dei quali dedicato ad un elemento. Il metodo di rilevazione è ad assorbimento all’infrarosso con monocromatore per Carbonio ed a conducibilità termica per Azoto..
Caratteristiche tecniche: per le applicazioni necessarie al laboratorio il sistema deve avere specifiche caratteristiche prestazionali. Le caratteristiche minime del sistema richiesto sono le seguenti:
- Dotato di due rilevatori, di tipo IR allo stato solido per CO2 ed TCD per N2;
- Implementabile per l’analisi dello Zolfo con rivelatore IR dedicato, tramite modulo esterno con forno orizzontale capace di raggiungere temperature di 1450°C in atmosfera di Ossigeno;
- Aliquota di trasferimento al circuito di analisi per Carbonio e Azoto da 3cc o 10cc selezionata automaticamente via software secondo la necessità applicativa;
- Gas di trasporto utilizzato Elio o Argon selezionabili via software senza necessità di modifiche hardware.)
Caratteristiche prestazionali, che devono essere documentate da data sheet ufficiali di fabbrica (non autocertificazioni):
Rage strumentale:
Loop 10cm3
- C da 0,02mg a 175mg (He) – da 0,02mg a 175mg (Ar)
- N da 0,02mg a 300mg (He) – da 0,06mg a 300mg (Ar)
Loop 3cm3
- C da 0,04mg a 175mg (He) – da 0,04mg a 175mg (Ar)
- N da 0,04mg a 300mg (He) – da 0,12mg a 300mg (Ar)
Precisione:
Loop 10cm3
- C 0,01mg o 0,4% RSD (He) – 0,01mg o 0,4% RDS (Ar)
- N 0,01mg o 0,3% RSD (He) – 0,03mg o 0,6% RDS (Ar)
Loop 3 cm3
- C 0,02mg o 0,8% RSD (He) – 0,02mg o 0,8% RDS (Ar)
- N 0,02mg o 0,6% RSD (He) – 0,06mg o 1,2% RDS (Ar).
Garanzia richiesta: garanzia full risk per i primi 12 mesi .
LABCAM SRL è chiamato a rispondere in maniera sempre più stringente a quanto richiesto dalle più recenti normative alimentari e ambientali che richiedono determinazioni analitiche sempre più sofisticate con ripetibilità ed affidabilità altissima dei risultati emessi. La disponibilità dell’analizzatore elementare carbonio azoto permetterà di ottenere dati ripetibili ed affidabilità, risparmiando sul materiale di consumo grazie alla possibilità di scegliere il Loop più adatto in funzione dei campioni da analizzare .La scelta dell’Argon come gas di trasporto permetterà anche un risparmio dei costi di utilizzo. La possibilità di ampliare la determinazione allo Zolfo consentirà di offrire, dopo opportuna valutazione, nuovi servizi alla clientela.
LABCAM SRL, in seguito ad indagini informali di mercato, ha individuato quale unica soluzione presente sul mercato che soddisfi le esigenze del Laboratorio l’analizzatore Carbonio e Azoto Modello CN828-MC che può essere fornito, per quanto noto, unicamente dall’operatore economico LECO Italy S.r.l.
Considerato che:
– ricorrono i presupposti per affidare all’operatore economico LECO Italy S.r.l la fornitura in argomento tramite procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, ai sensi dell’art. 158, c. 2, lett. c), n. 2, del D. Lgs. 36/2023, in quanto la strumentazione in argomento può essere fornita unicamente da un determinato operatore economico poiché “la concorrenza è assente per motivi tecnici”;
– ai sensi della medesima disposizione è necessario sia comprovato che “non esistono sostituti o alternative ragionevoli e l’assenza di concorrenza non è il risultato di una limitazione artificiale dei parametri dell’appalto”;
ai sensi dell’art. 77 del D.Lgs. 36/2023 con il presente Avviso si intende verificare se sul mercato vi siano altri operatori economici in grado di fornire n.1 analizzatore elementare Carbonio Azoto con caratteristiche fungibili/analoghe a quelle indicate nel presente Avviso.
Tutti gli interessati devono presentare documentazione tecnica a mezzo PEC all’indirizzo labcam@legalmail.it entro e non oltre il giorno 25 novembre 2024.



Sindrome sgombroide e istamina:il commento di LABCAM Albenga
Il caso delle intossicazioni alimentari a Genova del 10 dicembre 2025, con 18 persone soccorse dopo il consumo di piatti a base di pesce (probabilmente tonno), riporta sotto i riflettori un fenomeno tossicologico che spesso è sottovalutato: la sindrome sgombroide, ovvero un’intossicazione da istamina potenzialmente grave ma difficilmente riconoscibile a prima vista.
L’istamina è una ammina biogena prodotta dalla decarbossilazione dell’aminoacido istidina, che è naturalmente presente nei tessuti di molte specie ittiche appartenenti alla famiglia Scombridae — tra cui tonno, sgombro, sardine e acciughe.
Questa reazione non avviene spontaneamente nella carne di pesce fresca: è invece innescata da enzimi batterici che proliferano quando la catena del freddo viene interrotta o quando il pesce è conservato a temperature superiori ai 6-10 °C per periodi prolungati.
Meccanismo biochimico e correlazione con la sindrome sgombroide
In condizioni di deterioramento, i batteri trasformano l’amminoacido istidina in istamina, che può accumularsi in concentrazioni molto elevate. L’istamina così formata è termostabile: non viene decomposta da normali processi di cottura, refrigerazione o congelamento.
Dal punto di vista biochimico, l’istamina ingerita scatena reazioni cliniche molto simili a quelle delle allergie IgE-mediate — arrossamento cutaneo, prurito, nausea, vomito, diarrea, tachicardia, mal di testa — con un’insorgenza rapida, solitamente nell’arco di pochi minuti fino a due ore dopo il pasto.
Studi clinici hanno dimostrato che nei casi di intossicazione sgombroide, esami sulle urine mostrano livelli di istamina e dei suoi metaboliti decine di volte superiori ai valori normali, confermando la tossicità diretta della molecola assunta con l’alimento contaminato.
Il caso di Genova: elementi tecnici di correlazione
Nel caso di Genova:
Aspetti diagnostici e limiti di prevenzione
Dal punto di vista sanitario, la diagnosi di sindrome sgombroide è prevalentemente clinica: non esistono test immediati durante il soccorso per confermare istamina alta nei tessuti ingeriti. I controlli analitici su campioni di alimento e indagini sulla filiera alimentare sono necessari ma richiedono tempo e strumentazione all’avanguardia.
La prevenzione, dal punto di vista tecnico igienico, si concentra su:
Conclusioni tecnico-scientifiche
La recente serie di intossicazioni genovesi conferma un dato noto dalla letteratura scientifica: la correlazione tra accumulo di istamina nei prodotti ittici e la sindrome sgombroide è diretta e determinante, e può manifestarsi anche in assenza di evidenti segni di deterioramento del pesce.
Per operatori e autorità sanitarie, l’evento sottolinea l’importanza di controlli efficaci sulla filiera della conservazione del pesce, nonché la necessità di una diagnosi tempestiva e differenziale con altre forme di tossinfezioni alimentari. Solo così è possibile contenere il rischio di futuri episodi simili.
Luca Medini, direttore LABCAM Albenga
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