Siamo lieti di invitarvi a partecipare all’evento “Serenità e Sicurezza per Soddisfare i Bisogni dei Vostri Ospiti”, organizzato da LABCAM in collaborazione con Happy Quality, che si terrà il *19 giugno dalle 14:30 alle 17:30* presso LABCAM, Regione Rollo 98, Albenga (SV).
📅 Programma dell’evento:
– 14:30: Registrazione dei partecipanti
– 15:00: Paola Freccero – Presidente LABCAM: “Il ruolo delle certificazioni a supporto delle imprese”
– 15:30: Carlo Scrivano – Direttore dell’Unione Provinciale degli Albergatori di Savona: “Le strutture ricettive e la qualità percepita”
– 16:00: Luca Medini – Direttore LABCAM: “I controlli analitici e la valutazione dei risultati”
– 16:30: Antonio Fiumara – Studio Andreis & Associati: “La normativa in vigore per le strutture ricettive”
– 17:00 – 17:30: Sessione di domande e risposte
L’evento è un’opportunità unica per comprendere come Happy Quality possa aiutare la vostra struttura a garantire la massima sicurezza e qualità dell’acqua, degli alimenti e delle superfici. Durante l’evento, i nostri relatori esperti vi forniranno informazioni preziose e risponderanno a tutte le vostre domande.
🎓 Attestato di Partecipazione e Materiale Informativo:
Al termine dell’evento, verrà rilasciato un attestato di partecipazione e materiale informativo per approfondire le tematiche trattate.
📞 Iscrizioni:
Per iscrivervi, contattateci al +39 0182 50960 o inviate il modulo di iscrizione via mail a formazione@labcam.it.
Potrete scaricare il modulo di iscrizione al seguente LINK



Sindrome sgombroide e istamina:il commento di LABCAM Albenga
Il caso delle intossicazioni alimentari a Genova del 10 dicembre 2025, con 18 persone soccorse dopo il consumo di piatti a base di pesce (probabilmente tonno), riporta sotto i riflettori un fenomeno tossicologico che spesso è sottovalutato: la sindrome sgombroide, ovvero un’intossicazione da istamina potenzialmente grave ma difficilmente riconoscibile a prima vista.
L’istamina è una ammina biogena prodotta dalla decarbossilazione dell’aminoacido istidina, che è naturalmente presente nei tessuti di molte specie ittiche appartenenti alla famiglia Scombridae — tra cui tonno, sgombro, sardine e acciughe.
Questa reazione non avviene spontaneamente nella carne di pesce fresca: è invece innescata da enzimi batterici che proliferano quando la catena del freddo viene interrotta o quando il pesce è conservato a temperature superiori ai 6-10 °C per periodi prolungati.
Meccanismo biochimico e correlazione con la sindrome sgombroide
In condizioni di deterioramento, i batteri trasformano l’amminoacido istidina in istamina, che può accumularsi in concentrazioni molto elevate. L’istamina così formata è termostabile: non viene decomposta da normali processi di cottura, refrigerazione o congelamento.
Dal punto di vista biochimico, l’istamina ingerita scatena reazioni cliniche molto simili a quelle delle allergie IgE-mediate — arrossamento cutaneo, prurito, nausea, vomito, diarrea, tachicardia, mal di testa — con un’insorgenza rapida, solitamente nell’arco di pochi minuti fino a due ore dopo il pasto.
Studi clinici hanno dimostrato che nei casi di intossicazione sgombroide, esami sulle urine mostrano livelli di istamina e dei suoi metaboliti decine di volte superiori ai valori normali, confermando la tossicità diretta della molecola assunta con l’alimento contaminato.
Il caso di Genova: elementi tecnici di correlazione
Nel caso di Genova:
Aspetti diagnostici e limiti di prevenzione
Dal punto di vista sanitario, la diagnosi di sindrome sgombroide è prevalentemente clinica: non esistono test immediati durante il soccorso per confermare istamina alta nei tessuti ingeriti. I controlli analitici su campioni di alimento e indagini sulla filiera alimentare sono necessari ma richiedono tempo e strumentazione all’avanguardia.
La prevenzione, dal punto di vista tecnico igienico, si concentra su:
Conclusioni tecnico-scientifiche
La recente serie di intossicazioni genovesi conferma un dato noto dalla letteratura scientifica: la correlazione tra accumulo di istamina nei prodotti ittici e la sindrome sgombroide è diretta e determinante, e può manifestarsi anche in assenza di evidenti segni di deterioramento del pesce.
Per operatori e autorità sanitarie, l’evento sottolinea l’importanza di controlli efficaci sulla filiera della conservazione del pesce, nonché la necessità di una diagnosi tempestiva e differenziale con altre forme di tossinfezioni alimentari. Solo così è possibile contenere il rischio di futuri episodi simili.
Luca Medini, direttore LABCAM Albenga
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